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Ultime da New York

Questo è l’ultimo post del blog scritto dagli NY e dagli USA in generale, domenica notte parto per il Canada e non so che disponibilità di rete avrò.

Oggi la giornata sembrave esser partita male, il programma era andarea vedere il ponte di Brooklyn dopo esser passato dalla zona di Lafayette Av, per fortuna una volta arrivato alla fermata del ponte il tempo è magicamente migliorato :)
Dicevo, il ponte di Brooklyn è una cosa enorme di metallo diviso in tre parti, in alto scorrono le automobili, sotto queste passa la metropolitana e ai lati corrono i manager che fanno jogging. Da poco meno di metà ponte si gode di una vista meravigliosa su Manhattan, io mi sono fatto il lato sud, su quello nord intravedevo gli altri ponti che collegano Brooklyn e Queens a Manhattan.

Fatto il ponte mi sono messo a girare su e giù lungo Manhattan per le ultime cose prima di partire, con calma ma non troppa nel tardo pomeriggio sono finito a Chinatown alla ricerca di un borsone, mentre ero là mi sono trovato in mezzo al traffico, di New York, quello che si vede nei film, proprio lui! le macchine non si muovevano, quando si muovevano andavano a caso, i semafori sono un optional che non tutti gli automobilisti sanno di avere a bordo, la gente inizia, timorosa, ad attraversare la strada anche fuori dalle strisce, cosa che in una situazione normale non avviene quasi mai; oltre al traffico su quattro ruote c’è anche quello su due piedi, centinaia e centinaia di persone sui marciapiedi che si affacciano, o fanno finta, sulle bancherelle e i negozietti di Chinatown, sopra, sotto, dietro, davanti al marciapiede, impossibile camminare, la massa vince, ci provi ma difficilmente hai la meglio, specie se hai un borsone enorme che ti limita i movimenti, ti fermi a guardare un oggetto alla bancherella, chiedi il prezzo, decidi che qualunque sia comunque non lo vuoi e te lo ritrovi in borsa dopo che il tizio del banchino quasi te lo tira dietro. Un delirio, un bel delirio! ;)
Nel pomeriggio, prima di Chinatown, sono tornato a Soho, così per piacere, di sabato ci sono decine di bancherelle in più rispetto ai giorni infrasettimanali, qualche cosuccia e via, il traffico su due piedi era quasi paragonabile a Chinatown.

A proposito di tirarsi dietro, oggi ho fatto qualche foto a dei palazzi (tanto per cambiare..), mentre le facevo c’era, sfiga, un tipo che veniva incontro a me, neanche me ne sono accorto, dopo 10 secondi me lo ritrovo accanto che mi blatera qualcosa, non è il caso e mi allontano, dopo qualche minuto sono in un negozietto a chiedere per il borsone che prenderò poi a Chinatown e me lo trovo dietro che mi accusa di averlo fotografato senza il suo permesso, tenta di far combutta col negoziante, lamentandosi che l’ho fotografato di nascosto, ma lo precedo mostrandogli la macchina mentre cancello le foto, si fotta.

Dopo l’acquisto della borsa sono andato a cena con Will dal messicano sulla 104esima strada, a Spanish Harlem, un piattone con un sacco di cose buone e piccanti. Mi mancava.

Vaffanculo

Oggi ultimo giorno di scuola, stamattina in corridoio mentre stavo per entrare in classe sento gridare un sonoro “vaffanculo”, buffo pensare che non ti capisca nessuno ;)

Anche oggi un pò di giri, per prima cosa il P.S.1, nel Queens, come opere esposte non mi è piaciuto granché ad esser onesti, la cosa più bella di quel posta è senza dubbio la struttura e come/dove sono state posizionate le opere nello scantinato, è un labirinto.. Appena entrato sento una voce in loop “Aiutoooo” mi giro e per terra noto un video di una tipa intrappolata, una cosa 3x3cm che ho pure pestato entrando da quanto si notava..

Uscito dal P.S.1 ho girellato un pò e mi sono diretto verso 5pointz, devo dire che questa zona è meravigliosa, un intero blocco pieno di scritte di tutti i generi, disegni, tag, ecc.. veramente bello, quando pensavo di aver visto tutto giro un angolo e mi trovo un altro pezzo mozzafiato!

Risalgo in metro e mi dirigo verso il Museo di Arte del Queens, effettivamente è un pò fra i lupi e si nota molto la differenza con la New York cittadina, grandi spazi, autostrada, parco immenso, case distanziate, quasi un’altra cosa. Motivo della visita è Panorama, un plastico del 1964 aggiornato ogni tanto che mostra tutta NYC in uno stanzone, poi me ne sono andato perché non stavo simpatico al guardiano..

Ancora metro e mi trovo a Jamaica, sulla Avenue qualcosa c’é un sacco di vita, come dice il nome la popolazione è piuttosto caraibica e spesso i negozi non hanno le insegne in inglese.

Vorrei fermarmi anche a Roosvelt Island ma la metro non concorda con me, così scendo sulla 53esima strada, mi faccio un giretto e capito di nuovo fra Central Park ed il cubo della Apple, non avete idea della quantità di iPod che sforna quel posto, oltre ad una fila di decine di metri alle casse, ai quattro angoli del negozio ci sono i commessi in maglietta verde che, lettore POS alla mano, vendo decine di iPod Nano all’ora.

Sono stanco e torno a casa, miracolosamente sono (finalmente) riuscito a fare una lavatrice e tornare a cena dall’africano vicino casa, con 6.55$ mi sono quasi abbuffato.

Ieri ho dimenticato di dirvi che fra i negozietti che ho visitato mi è capitato fra le mani il libro di Faith, al Greenwitch Village

Gigi la trottola

Tempo meraviglioso. La giornata comincia con la ricerca dello Starbucks dell’altro giorno, quello sulla strada, non trovandolo decido di cambiare ancora, scelgo un posto dove scopro che non posso sedermi e che mi fa bruciare lingua e mani col the, in compenso il biscottone non era male.

A scuola il prof ha portato il risultato dei dettati (farlocchi, avevamo appena letto il testo che ci avrebbe dettato, bah..), ho preso A+, preferivo una C– così si differenziava dal resto della classe.. Oltre a questo niente di particolarmente diverso dagli altri giorni tranne il fatto che, visto il mio programma della giornata, sono uscito una mezzoretta prima e una delle ragazze orientali è arrivata anche oggi a mezzogiorno (le nostre lezioni finiscono alle 13.00..).

Dopo scuola il programma era questo:
Empire State Building;
Un salto all’Actor’s Studio ed al Port Autority Bus Terminal;
Statua di Lenin;
Giro per negozietti;
Skyscraper Museum;
Festa di San Gennaro a Little Italy

L’uscita anticipata e la vicinanza alla scuola (2-3 avenue più in là) hanno aiutato, all’Empire State Building c’era una fila piuttosto lunga, anzi due, una prima di pagare e una dopo. Inizialmente non volevo andarci, dato che mi ero già fatto il Rockfeller Center, poi visto il tempo meraviglioso ho cambiato idea e ne è valsa la pena, davvero bello, 86esimo piano su Manhattan, uno spettacolo, incetta di foto anche qui e via per continuare il giro.
A piedi ho raggiunto prima l’Actor’s Studio per qualche foto dall’esterno poi un salto al Port Autority sulla 42esima strada, da qui metro per andare in fondo a Downtown di Manhattan per lo Skyscraper dove sono illustrati i grattaceli e le torri più alti del mondo, non mi è parso di notare alcun cenno ad edifici europei.
Già che ero lì ho fatto un salto al Museo di storia degli Indiani d’America, una stanza con 6 vetrine e quattro cose da vedere, era gratis ma poveri Indiani! Passo dal parchetto sul mare e dal parco col memoriale dell’11/9, una cifra di bandiere U.S.A. ed un tizio che vende magliette fisso al cellulare.

Spesso mi dimentico di mangiare (=! stuzzichino), sopra la fermata della metro ci sono degli indiani (sarà vero? :) che vendono del cibo, prendo un biscotto(ne) e me ne torno alla metro diretto per la 14esima, da lì scendo per la zona dei negozietti che mi hanno consigliato ieri, consiglio azzeccato, è la zona “radicale” di New York, il Greenwich Village e si trovano cose interessanti, è anche una zona studentesca, è qui infatti la New York University. Mentre giro per i negozi in fondo alla Avenue A con la Houston alzo gli occhi e trovo quello che cercavo, una bella grossa statua di Lenin, ebbene si, qui a NY si può trovare anche questo! Grazie della dritta bimbe :)

E’ giunta sera, per è il momento della festa di San Gennaro, Little Italy quindi..
Ancora metro e arrivo a Spring street mi giro ed è cosparsa di cose verde-bianco-rosso, luci, insegne, carta, di tutto, me la giro un pò per vedere che aria tira e non è male, anzi.. pieno di gente di tutti i tipi, colori, età, estrazione sociale, abbigliamento, devo dire che mi è piaciuta, se non fosse per il fatto che di italiano probabilmente c’erano solo le scritte o quasi, pochi i visitatori (o meglio, io non ne ho sentiti quindi posso benissimo sbagliare) italiani e pochi gli standisti, gli unici parlavano italiano erano due 60-70enni che smadonnavano in qualche dialetto del sud mentre avevano sul fuoco delle salsicce lunghe 3 chilomentri e mezzo ;) gran parte invece erano orientali (anche alle magliette “ufficiali” della festa;), sudamericani e pochi neri.
Dopo aver mangiato qualche dolcetto (olioso) non riesco a finirli e me ne tengo un paio per la colazione di domani, noto comunque che praticamente tutto quello che si trova in questa strada e che ha a che fare col cibo (parlo degli stand non dei ristoranti) è fritto, tutto fritto con un sacco di olio, che non hanno il tempo di far sgrondare, mi fanno quasi impressione..
Ad un certo punto trovo anche la chiesa di San Gennaro e una statua di Padre Pio sempre nel cortiletto, la statua del santo napoletano è piena di banconote di diversi tagli messe dalla gente che passa di lì.
Alla festa ho incontrato anche Fede, non ci vediamo spesso in effetti, lui parte domani pomeriggio, ci rivedremo al mio ritorno in Italia.

Sono stanco e me ne torno a casa, doccia rituale, ho sonno e scrivo in un pessimo italiano, spero vorrete scusarmi.

Domani incontrerò per l’ultima volta il mio spacciatore di °&%£# cinese, quasi mi dispiace, ha un ottimo sapore se caldo.
Domenica notte parto per il Canada

Buona notte..

Staten Island Ferry senza Cyclone (ancora….)

Come da programmi dopo scuola mi sono fiondato al traghetto per Staten Island, senza scendere visto che mi è stato sconsigliato un po’ da tutti. Bella traversata durata una mezzoretta, passando vicino alla statua della libertà (che è PICCOLA), dopodiché non sono andato al Cyclone, dal 3 settembre infatti è aperto solo il fine settimana, penso che ci farò un salto domenica.
Ho invece raggiunto fede a Soho e abbiamo fatto un giro all’Apple Store, che è un buco rispetto a quanto pensavo e mi avevano descritto, oggetti carini in perfetto stile Apple ovviamente, ci ho fatto un pensierino, si vedrà.
Abbiamo poi continuato per le vie di Soho incontrando 4-5 vecchietti neri canterini, un mercatino e qualche bancherella di frikkettoni per finire per l’ennesima volta a Chinatown, e finalmente a casa.

Adesso si vedrà che fare..

Lo so che mi state tutti chiedendo le foto ma ho iniziato solo oggi a portarmi dietro la macchina “vera” e appena mi piglia bene pubblico un po’ di cose..

Odori… pulizia…

Gli odori di New York sono una cosa che non passa inosservata. Oddio, talvolta chiamarli odori è un complimento, ma in ogni strada, vicolo, piazza che attraversi ne trovi uno, simile a quello vicino, che ti fa pensare a qualcosa, ad un aneddoto o ad un pensiero.
C’è anche da dire che le strade, quelle periferiche specialmente, ma anche quelle di Manhattan non scherzano, sono piene di sacconi della nettezza e nettezza sui marciapiedi..

So di ripetermi ma qui è tutto un film veramente, mi affaccio e vedo i bambini giochare per strada o nei parchi a bascket, macchine, macchinone, che passano e con musica a tutto volume, venditori di cd per strada che vendono e cantano per la cappella locale.

A proposito di odori, questa è una cosa che volevo dire da tempo, i negozi che trovo qua in Italia chiuderebbero dopo 10 minuti con denuncia dei NAS. L’igene oggettivamente lascia alquanto a deiderare nei piccoli negozi, compresi quelli di cibo, non so quanto fidarmi a comprare le cose in realtà.. la cosa buffa è che accanto al negozietto lurido trovi quello super fashon e non si danno fastidio, anzi, sembra che sia una cosa piuttosto funzionale e la gente non ci fa caso, pare che qua invece di avere l’apparenza a tutti i costi come da noi sia i fighetti che gli sfigatelli convivano senza darsi troppo fastidio, quasi nessuno. Mi sbaglierò?

Ci sarebbe altro da dire, forse aggiornerò questo post o ne farò un altro, adesso vedo se riesco ad andare al festival degli indiani d’America che non dovrebbe esser troppo lontano per perdermi ancora in metro ;)