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Vaffanculo

Oggi ultimo giorno di scuola, stamattina in corridoio mentre stavo per entrare in classe sento gridare un sonoro “vaffanculo”, buffo pensare che non ti capisca nessuno ;)

Anche oggi un pò di giri, per prima cosa il P.S.1, nel Queens, come opere esposte non mi è piaciuto granché ad esser onesti, la cosa più bella di quel posta è senza dubbio la struttura e come/dove sono state posizionate le opere nello scantinato, è un labirinto.. Appena entrato sento una voce in loop “Aiutoooo” mi giro e per terra noto un video di una tipa intrappolata, una cosa 3x3cm che ho pure pestato entrando da quanto si notava..

Uscito dal P.S.1 ho girellato un pò e mi sono diretto verso 5pointz, devo dire che questa zona è meravigliosa, un intero blocco pieno di scritte di tutti i generi, disegni, tag, ecc.. veramente bello, quando pensavo di aver visto tutto giro un angolo e mi trovo un altro pezzo mozzafiato!

Risalgo in metro e mi dirigo verso il Museo di Arte del Queens, effettivamente è un pò fra i lupi e si nota molto la differenza con la New York cittadina, grandi spazi, autostrada, parco immenso, case distanziate, quasi un’altra cosa. Motivo della visita è Panorama, un plastico del 1964 aggiornato ogni tanto che mostra tutta NYC in uno stanzone, poi me ne sono andato perché non stavo simpatico al guardiano..

Ancora metro e mi trovo a Jamaica, sulla Avenue qualcosa c’é un sacco di vita, come dice il nome la popolazione è piuttosto caraibica e spesso i negozi non hanno le insegne in inglese.

Vorrei fermarmi anche a Roosvelt Island ma la metro non concorda con me, così scendo sulla 53esima strada, mi faccio un giretto e capito di nuovo fra Central Park ed il cubo della Apple, non avete idea della quantità di iPod che sforna quel posto, oltre ad una fila di decine di metri alle casse, ai quattro angoli del negozio ci sono i commessi in maglietta verde che, lettore POS alla mano, vendo decine di iPod Nano all’ora.

Sono stanco e torno a casa, miracolosamente sono (finalmente) riuscito a fare una lavatrice e tornare a cena dall’africano vicino casa, con 6.55$ mi sono quasi abbuffato.

Ieri ho dimenticato di dirvi che fra i negozietti che ho visitato mi è capitato fra le mani il libro di Faith, al Greenwitch Village

Gigi la trottola

Tempo meraviglioso. La giornata comincia con la ricerca dello Starbucks dell’altro giorno, quello sulla strada, non trovandolo decido di cambiare ancora, scelgo un posto dove scopro che non posso sedermi e che mi fa bruciare lingua e mani col the, in compenso il biscottone non era male.

A scuola il prof ha portato il risultato dei dettati (farlocchi, avevamo appena letto il testo che ci avrebbe dettato, bah..), ho preso A+, preferivo una C– così si differenziava dal resto della classe.. Oltre a questo niente di particolarmente diverso dagli altri giorni tranne il fatto che, visto il mio programma della giornata, sono uscito una mezzoretta prima e una delle ragazze orientali è arrivata anche oggi a mezzogiorno (le nostre lezioni finiscono alle 13.00..).

Dopo scuola il programma era questo:
Empire State Building;
Un salto all’Actor’s Studio ed al Port Autority Bus Terminal;
Statua di Lenin;
Giro per negozietti;
Skyscraper Museum;
Festa di San Gennaro a Little Italy

L’uscita anticipata e la vicinanza alla scuola (2-3 avenue più in là) hanno aiutato, all’Empire State Building c’era una fila piuttosto lunga, anzi due, una prima di pagare e una dopo. Inizialmente non volevo andarci, dato che mi ero già fatto il Rockfeller Center, poi visto il tempo meraviglioso ho cambiato idea e ne è valsa la pena, davvero bello, 86esimo piano su Manhattan, uno spettacolo, incetta di foto anche qui e via per continuare il giro.
A piedi ho raggiunto prima l’Actor’s Studio per qualche foto dall’esterno poi un salto al Port Autority sulla 42esima strada, da qui metro per andare in fondo a Downtown di Manhattan per lo Skyscraper dove sono illustrati i grattaceli e le torri più alti del mondo, non mi è parso di notare alcun cenno ad edifici europei.
Già che ero lì ho fatto un salto al Museo di storia degli Indiani d’America, una stanza con 6 vetrine e quattro cose da vedere, era gratis ma poveri Indiani! Passo dal parchetto sul mare e dal parco col memoriale dell’11/9, una cifra di bandiere U.S.A. ed un tizio che vende magliette fisso al cellulare.

Spesso mi dimentico di mangiare (=! stuzzichino), sopra la fermata della metro ci sono degli indiani (sarà vero? :) che vendono del cibo, prendo un biscotto(ne) e me ne torno alla metro diretto per la 14esima, da lì scendo per la zona dei negozietti che mi hanno consigliato ieri, consiglio azzeccato, è la zona “radicale” di New York, il Greenwich Village e si trovano cose interessanti, è anche una zona studentesca, è qui infatti la New York University. Mentre giro per i negozi in fondo alla Avenue A con la Houston alzo gli occhi e trovo quello che cercavo, una bella grossa statua di Lenin, ebbene si, qui a NY si può trovare anche questo! Grazie della dritta bimbe :)

E’ giunta sera, per è il momento della festa di San Gennaro, Little Italy quindi..
Ancora metro e arrivo a Spring street mi giro ed è cosparsa di cose verde-bianco-rosso, luci, insegne, carta, di tutto, me la giro un pò per vedere che aria tira e non è male, anzi.. pieno di gente di tutti i tipi, colori, età, estrazione sociale, abbigliamento, devo dire che mi è piaciuta, se non fosse per il fatto che di italiano probabilmente c’erano solo le scritte o quasi, pochi i visitatori (o meglio, io non ne ho sentiti quindi posso benissimo sbagliare) italiani e pochi gli standisti, gli unici parlavano italiano erano due 60-70enni che smadonnavano in qualche dialetto del sud mentre avevano sul fuoco delle salsicce lunghe 3 chilomentri e mezzo ;) gran parte invece erano orientali (anche alle magliette “ufficiali” della festa;), sudamericani e pochi neri.
Dopo aver mangiato qualche dolcetto (olioso) non riesco a finirli e me ne tengo un paio per la colazione di domani, noto comunque che praticamente tutto quello che si trova in questa strada e che ha a che fare col cibo (parlo degli stand non dei ristoranti) è fritto, tutto fritto con un sacco di olio, che non hanno il tempo di far sgrondare, mi fanno quasi impressione..
Ad un certo punto trovo anche la chiesa di San Gennaro e una statua di Padre Pio sempre nel cortiletto, la statua del santo napoletano è piena di banconote di diversi tagli messe dalla gente che passa di lì.
Alla festa ho incontrato anche Fede, non ci vediamo spesso in effetti, lui parte domani pomeriggio, ci rivedremo al mio ritorno in Italia.

Sono stanco e me ne torno a casa, doccia rituale, ho sonno e scrivo in un pessimo italiano, spero vorrete scusarmi.

Domani incontrerò per l’ultima volta il mio spacciatore di °&%£# cinese, quasi mi dispiace, ha un ottimo sapore se caldo.
Domenica notte parto per il Canada

Buona notte..

Week end

Scusate se ieri non ho scritto nulla, ma mi è proprio mancato il tempo..

Sabato, dopo un hamburger per pranzo al Corner Bistrò, come da previsioni abbiamo incontrato Will per un giro nord-sud di Central Park, purtroppo ci ha abbandonati dopo una mezzoretta ma il giro non si è fermato, dalle 15.30, con una pausa di un’ora, siamo arrivati alle 19.00 poco più all’estremità sud, la 59esima strada, stanchi morti. Bello.
Sulla 59esima abbiamo fatto visita al cubo di vetro, detto anche Apple Store, simile all’altro nei contenuti ma oggettivamente più fighetto.

La serata è proseguita in zona Tompkins Square Park con del =£&$(” al ristorante koreano e un più commestibile hamburger dal simpatico omino di Mamani, direi buono, la serata è proseguita per un po’, poi io cotto come al solito me ne son tornato a casa verso le 1.30, la posizione del luogo non mi ha aiutato, ci ho messo un’ora e mezzo a tornare a casa…

Per me la giornata di domenica è iniziata (come da previsione, per la seconda volta, non ci credo ancora..) con la tanto desiderata visita a Coney Island, per l’esattezza l’obiettivo principale era il Cyclone, una parola: M-E-R-A-V-I-G-L-I-OS-O :)) una corsa che dura poco ma particolarmente intensa, salite e discese, un flash, son contento di averlo fatto, era una delle cose che non dovevano mancare nella mia visita a questa città. Purtroppo le speculazioni edilize porteranno nel giro di un paio di anni a chiudere il complesso del luna park di Coney Island per costruirci una roba ultramoderna, se pensate che il Cyclone ha 80anni (è di legno), capite cosa voglio dire, oggi ho incrociato anche un presidio con i media organizzato da chi questo cambiamento storico non lo vuole, speriamo bene..

Dopo la visita alla montagna russa più vecchia del mondo mi sono diretto al Met, non sapete che incroci di metropolitane ho dovuto fare, a parte il fatto che è enorme (186.000 mq), è pieno di opere dagli egizi, ai romani, gli etruchi, passando per l’arte moderna americana e il rinascimento italiano, una cosa incredibile, me lo sono visitato tutto (un pò superficialmente devo ammettere purtroppo) e devo dire che mi ci sono perso, la parte riguardante l’arte cinese e giapponese mi ha rapito, non volevo andarmene…
Visto che alle 17.30 chiudeva ho finito la visita e sono uscito inisieme alle altre centinaia di persone che erano dentro per trovarmi davanti ad uno spettacolo danzereccio, comico, cabarettistico eseguito da due ragazzi di colore appena sotto le scale, in tipico stile telefilm ambientato a NYC, bravi devo dire..
Finito lo spettacolo ho fatto una visita ad Harlem sulla 106esima e poi sulla 125esima strada, come da consiglio della mia guida, purtroppo la domenica non ha aiutato con la presenza delle persone però la location era di tutto rispetto.

Per finire la giornata ho deciso di passare dalla 42esima strada a mangiare qualcosa, fatto qualche foto a Times Square illuminata a giorno e infine via la metro C per tornare a casa.

La seratina jazz è saltata, con queste giornate piene di chilometri non ce la faccio proprio ad stare fuori fino a tardi, poi domani ho lezione a squola scuola.

Oggi non ho proprio visto fede..
Buona notte e a domani..

Venerdì

Ieri mattina ultimo giorno della settimana a scuola. Sto iniziando ad odiare gli esempi del prof, sicuramente rispecchiano il modo di fare e pensare di questo paese, i miei compagni infatti sono per la maggior parte ragazzi e ragazze trasferiti a New York che più per lavoro che per studio, seguono questi corsi che per me durano 2 settimane per mesi e mesi e personalmente non mi sembrano molto convinti, detto questo gli esempi cui accennavo sono sempre in termini economici, la parola “money” compare almeno una decina di volte negli esempi delle lezioni e questo, alla lunga, un po’ di fastidio me lo da.

Adesso c’è il weekend, stamani la previsione è un giro a Central Park partendo da nord con un tipo di CouchSurfing.
Ieri sera ci siamo fatti un giro tra Greenwich Village, la zona universitaria intorno alla New York University pieno di studenti ovviamente e Times Square di notte, la prima carina, zona molto bella dal punto di vista architettonico, storico e di persone, forse un po’ troppo sbronzi questi giovani americani che non possono far altro che questo, forse. Abbiamo avuto un incontro strano con lo spaccino schizzato del momento, stendiamo un velo pietoso.
L’arrivo a Times Square di notte è stato seguito da una parola che descriveva quanto ci siamo trovati davanti “eccessivo“, non per altro ma ti trovi in una serie di strade con cartelloni e schermi immensi, quasi vivi, che illuminano a giorno o quasi le strade della zona, bello l’effetto ma forse un po’ troppo..

Il ritorno ci è andato bene, la metro sembrava non passare poi è arrivata magicamente una A che ci ha portato alla fermata giusta alle 5 del mattino, qua sono le 11.30 e io sono sveglio da almeno un’ora, ma non riesco a dormire piu’ di tanto e mi sono attaccato al computer e sto finendo di scrivere questo post.

Arrivato Fede, ristorante africano

A parte il fatto che il corso a scuola mi sembra di un livello un po’ basso, le unica altre due cose di “rilievo” da raccontare sono l’arrivo di Fede a New York e la cena africana in Fultron street che spaccava (anche se aspetterei stanotte e domattina a darvi questa conferma, non si sa mai con il livello di igene che si trova da queste parti ;)

Rubrica metro: volevo solo far notare il fatto che la metro è sempre un posto interessante dove decidere cosa fare o vedere in città.

Per chi si aspettava di meglio mi dispiace deludervi, oggi giornata fiacca..

Scuola, Midtown e ..

Primo giorno di scuola e primo giorno dopo il Labour Day, da buon italiano arrivo a scuola in ritardo, beh non è colpa mia, stamani tutti erano piuttosto alterati del fatto che non c’era una linea che arrivasse a destinazione con meno di 40 minuti di ritardo.. una bella camminata dalla 23esima strada alla sede della scuola, “potevi prendere un taxi! lì lo usano tutti”, si potevo, ma ci ho pensato all’ultimo e poi ormai sono abituato a farmi i chilometri a piedi..
Ah già, non vi ho detto dov’è la scuola!
Qui:

Visualizzazione ingrandita della mappa

Sì, proprio di fronte al Madison Square Garden

Era cmq il primo giorno e non se ne sono quasi accorti, accreditamento, intervista e cose così per diverse decine di persone, sono stati anche veloci devo dire. Il prof sembra pure simpatico, un orientale sulla 50ina, così come sono orientali un buon 60% degli altri studenti, molti ispanici e poi il resto del mondo.
Poco altro da dire, il tipo di lezione è abastanza interattiva e vivace, ma è solo il primo giorno e non sono ancora in grado di giudicare.

Finita la lezione ora di pranzo ho evitato i 4 ristoranti italiani in zona e ne ho trovato uno di *^!ç°§/ in cui ho preso un çé!£)$ molto buono, ho poi proseguito per i miei soliti giri.
Questa volta è stato il turno di Midtown, in realtà ci ero in parte già stato, ma oggi ho evitato Times Square e mi sono attraversato dalla 8ava alla 1a Avenue, palazzoni vecchi e nuovi, storici e commerciali, Rockfeller Center, Cattedrale di San Patrizio, Sede delle Nazioni Unite, superficialmente ma tanto per fare un giro e stancarmi abbastanza da tornare a casa verso le 19, stanco morto.
Nota a margine: devo ricordarmi che nella metro esistono gli Shuttle, che collegano alcune stazioni, se li usassi risparmierei qualche millimetro di gomma delle mie nuove-scarpe-bianche-in-saldo.

Oggi notavo per l’ennesima volta la velocità delle scale mobili, mentre quelle della metro sono più o meno come da noi, nei negozi diventano una cosa incredibile, velocissime, compra compra compra…

Ormai l’argomento metro si ripete ed ho scoperto che è una rubrica pittosto seguita. Non riesco ancora a stupirmi dei ragazzini che ci sono qua, tutti neri quelli che ho notato finora (la zona dove vivo è praticamente tutta nera, io e i miei coinquilini siamo una delle poche eccezioni) e grandi, quandi dico grandi penso all’omino Michelin, alcuni hanno 12-13 anni alti e grossi, la definizione che ho trovato è “bambinoni enormi”, non so come altro definirli.

Un’ultima riflessione sulla mia visita in (quasi) solitaria della grande mela, in una prima vase la mia visita qua doveva essere in aprile, con una persona già venuta qua lo scorso anno, poi per ovvi e vari motivi saltata/anticipata; l’altra persona con cui mi sarebbe piaciuto venire è mio fratello e mi dispiace non sia riuscito a liberarsi.
Due persone completamente differenti con cui avrei visitato New York con diversi obiettivi. Sarà per un’altra volta. Vero? ;-)
Domani mattina arriva Fede che starà per qualche giorno.
PS: certo che avere un blog quotidiano è una faticaccia :-)